CASALE – Era presente anche il casalese Marco Buoni, direttore tecnico del Centro Studi Galileo e presidente di Area (Air conditioning and Refrigeration European Association) alla trentunesima riunione delle Parti del Protocollo di Montreal su ozono e cambiamenti climatici che si è svolta a Roma nei giorni scorsi, alla presenza delle delegazioni dei 197 Paesi Parti del Protocollo che si sono riunite per discutere delle misure prese e da adottare per proteggere l’ozono e ridurre l’utilizzo di gas a effetto serra. Un incontro di rilevanza internazionale per tutelare l’ambiente al quale Centro Studi Galileo (CSG) e Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo (ATF), hanno partecipato organizzando diversi side events con le Nazioni Unite e con la FAO, che hanno toccato temi quali la sostenibilità, l’efficienza energetica e l’utilizzo di nuove tecnologie nei settori della refrigerazione e del condizionamento dell’aria. In particolare, il side event “Il passaggio a tecnologie alternative: l’esperienza europea“ ha riunito le principali associazioni europee del settore del Freddo per condividere esperienze riguardanti le soluzioni alternative agli HFC e i refrigeranti con un basso GWP.
Durante questo evento, i rappresentanti della Commissione Europea hanno dato il benvenuto sottolineando come l’Europa voglia mantenere una posizione di leadership nel contesto internazionale. Marco Buoni, presidente AREA, ha dichiarato: “Ringraziamo l’Europa, le associazioni europee, i progetti europei come Real Alternatives, che dal 2006 ad oggi hanno permesso di percorrere un cammino di miglioramento ambientale ed energetico oltre che professionale, per primi nel mondo. Ora tutti gli altri Paesi del mondo guardano alla regolamentazione F-gas come ad un esempio da seguire e ai prodotti “made in EU” come le tecnologie più evolute”.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.