CASALE – “Cari genitori, lasciate che lo Spirito lavori nei cuori e nella vita dei vostri figli, perché possano lasciarsi guidare sulla strada della loro felicità, che solo il sogno di Dio per loro può donare e illuminare”. Con queste parole don Marco ha cominciato la sua omelia domenica mattina nel corso della celebrazione unificata delle 10.30 che, per una delicatezza di Dio, ha fatto coincidere la Candelora e la Giornata della Vita Consacrata con la festa comunitaria per San Giovanni Bosco. Chiesa gremita per l’occasione, con tanti bambini, ragazzi e giovani, ma anche genitori e nonni: insomma, una grande famiglia che si raduna per celebrare e festeggiare il Santo fondatore dei Salesiani “colui che per primo – ha proseguito don Marco – ha fatto coincidere il suo sogno di vita con il progetto di Dio su di sé, facendosi dono per i giovani”.
Le iniziative in preparazione alla festa sono cominciate con il triduo predicato da don Luigi Testa e con la celebrazione solenne venerdì 31 alla presenza del Vescovo Gianni a presiedere la Santa Messa pomeridiana presso la Basilica del Sacro Cuore di Gesù, nella quale è stato anche benedetto e distribuito il pane di don Bosco, a ricordo del miracolo delle pagnotte di cui furono testimoni più di 400 ragazzi.
La presenza del Vescovo ha rappresentato l’occasione per inaugurare i nuovi locali della “Casa dei Giovani”: una mansarda ristrutturata per favorire esperienze di vita comunitaria per i giovani e per accompagnare percorsi di maturazione e di discernimento vocazionale a 360 gradi. Occasione che è stata subito colta da una decina di adolescenti e giovani, che hanno condiviso una settimana tra scuola, lavoro e attività, pasti consumati insieme ai religiosi, momenti di studio, preghiera e servizio. La serata di venerdì scorso ha visto protagonisti animatori e una cinquantina di ragazzi e ragazze delle medie, che si sono lasciati coinvolgere in una bella iniziativa pensata e proposta solo per loro nello stile tipicamente salesiano, che dimostra come ci si possa divertire e stare insieme “con stile”, appunto.
Durante la celebrazione di domenica scorsa i Salesiani Cooperatori, terzo “ramo” del grande albero della Famiglia Salesiana, hanno rinnovato la loro promessa di vivere seguendo il carisma del Santo fondatore, con particolare riferimento al messaggio della strenna del Rettor Maggiore che ha ripreso il motto “buoni cristiani e onesti cittadini” sul quale don Bosco ha edificato il suo sistema educativo. Terminata la Messa, bambini e ragazzi si sono cimentati nei giochi tradizionali salesiani organizzati dagli animatori, per ricreare il clima e la festa del cortile di don Bosco. A seguire un momento conviviale di ringraziamento ha visto la partecipazione di più di un centinaio di amici, collaboratori e benefattori dell’Opera, rallegrato dall’Accademia, sempre proposta dagli animatori, che si sono sbizzarriti in canti e arte varia, oltre che prodigati in un servizio ai tavoli all’altezza della situazione.
Grazie don Bosco! Il sogno continua…