ROMA – Venerdì 16 febbraio, presso la Sala Spadolini del Mibact in via del Collegio Romano, 27 a Roma, al termine dei lavori della Giuria di selezione, il presidente Stefano Baia Curioni ha comunicato al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, quale delle dieci città finaliste (Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso) sarà designata Capitale Italiana della Cultura 2020. La vincitrice è risultata Parma. Delusione, ovviamente, per Casale Monferrato, rappresentata a Roma dal sindaco Titti Palazzetti e dall’Assessore Daria Carmi. Casale esce comunque a testa alta raccogliendo le parole pronunciate nell’introduzione da Baia Curioni sulla resilienza, tratto distintivo della città. Non ci sarà quindi la festa per la proclamazione, prevista in piazza Mazzini, ma i casalesi sono comunque chiamati al Castello dalle ore 18 per una festa incentrata sulla cultura.
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