CASTELLETTO MERLI – Il palco è pronto da qualche giorno, quinte, camerini, posti a sedere sono come i tasselli di un puzzle che un pezzo a sera spuntano come funghi e per domani, venerdì 14 luglio, serata inaugurale, l’immagine sarà completa. La sesta edizione di “Castelletto Merli Palcoscenico” prende vita e forma di giorno in giorno. «Sono giornate, e soprattutto serate molto intense – commenta il Presidente di “Io vivo Castelletto” l’Associazione che organizza il Festival, Carlo Deregibus – però il clima di divertimento e amicizia che si crea in questo periodo è impagabile». Siamo a Castelletto Merli, dove da sei anni viene dato spazio al teatro amatoriale con una formula diversa dal tradizionale cartellone, privilegiando la competizione al posto della semplice rappresentazione. Ossia, tre Compagnie, in tre diverse serate rappresenteranno la propria commedia – comica, brillante e in lingua italiana – e una giuria di professionisti emetterà il proprio verdetto stabilendo le eccellenze: miglior spettacolo, migliori attori, miglior scenografia, e così via. Tale competizione è supportata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dalla Distilleria Magnoberta di Casale Monferrato e da Hobo, negozio d’abbigliamento alla moda nel cuore di Asti. Va sottolineato che Magnoberta, distilleria situata alle porte di Casale provenendo dall’astigiano, nel 2018 festeggerà i suoi primi 100 anni di attività; un secolo senza sentirlo. E quest’anno durante il festival saranno esposte le opere del Maestro Silvio Manzotti, recentemente scomparso, che non molti anni fa realizzò il monumento “Fiamme di Grappa” situato sulla prima rotonda di ingresso di Casale, e realizzato proprio dalla Distilleria Magnoberta. La serata inaugurale del Festival, venerdì 14 luglio, è affidata alla Compagnia Piccolo Palco di Alessandria con la commedia “Gli allegri Chirurghi” di Ray Cooney Regia di Sergio Pirito. La trama. Il dott. Lorenzo Martini è un tranquillo chirurgo di fama mondiale ed è sposato da anni con Patrizia. Il dott. Paolo Bonomi è un tranquillo chirurgo, che vive ancora con la mamma, mentre il dott. Michele Colonna è un tranquillo chirurgo con atteggiamenti un po’ particolari. Tutti lavorano, tranquillamente, all’ospedale San Camillo di Roma, diretto dal prof. Adalberto Mantoni, ex primario, ora direttore sanitario, eminenza grigia con amicizie altolocate. Tutto è tranquillo… fino all’arrivo di Giulia Tosetti e sua figlia Alessia, che ha appena compiuto 18 anni ed ha appreso che il suo vero padre, a lei sconosciuto, è un dottore che lavora al San Camillo, di cui ignora il nome…. ora la situazione comincia a complicarsi un po’ ! E come in tutte le farse del maestro degli equivoci Ray Cooney il meccanismo funziona continuamente, scatenando situazioni, battute e personaggi sull’orlo della follia e della comicità esilarante. La compagnia “Piccolo Palco” nasce ad Alessandria nel 2002, da un’idea di Gianni Piazzano (allievo di due miti del teatro alessandrino del passato cioè Ennio Dollfus e Luciano Bevilacqua) e Romano Fassone. Sabato 15 luglio toccherà alla Compagnia Notte Magica di San Salvatore Monferrato, con lo spettacolo “Mi ricordo… una notte magica” di Gianluca Pivetti Regia di Gianluca Pivetti. Una storia di passioni, tutto succede al “Bar Sport”, la giornata è di quelle speciali. Pablita compie vent’anni e fervono i preparativi per il festeggiamento, ma lei vuole sapere una cosa da papà Gustavo, cosa successe il giorno in cui nacque? Non era un giorno qualsiasi, ma l’11 luglio 1982 e l’Italia vinceva i mondiali. Un papà innamorato racconta alla figlia quel giorno. Sullo sfondo amore e storie esilaranti, alla fine per tutti sarà una Notte Magica. La compagnia. Vent’anni fa un gruppo di volontari della Croce Rossa di San Salvatore Monferrato, con la passione comune del teatro, forma un gruppo di recitazione con lo scopo di “Divertire Divertendosi”. Infine la serata di domenica 16 luglio con la Compagnia Spasso Carrabile di Nizza Monferrato con “Buonanotte Bettina” di Garinei e Giovannini Regia di Sisi Cavalleris. Una timida mogliettina scrive un romanzo osé dimenticandolo sui sedili di un taxi. Un editore lo trova e decide di pubblicarlo. Da questo momento il racconto si sviluppa in una travolgente girandola di contrattempi, malintesi e bisticci, il tutto debitamente condito con gag spassose, danze e canti. La Compagnia Spasso Carrabile nasce nel 1990 come “Amici dell’Oratorio” presso l’Oratorio Don Bosco di Nizza Monferrato. E nella serata domenica, dopo lo spettacolo, la Giuria proclamerà il vincitore del Premio Magnoberta. Le tre Compagnie che si contenderanno il premio sono state selezionate dal direttore artistico del festival, Gabriele Farotto, e dal suo team, tra una decina di candidate, dopo aver visto spettacoli su spettacoli. Molto importante il ruolo della giuria. Spiega Gabriele Farotto, direttore artistico del festival “Da un paio d’anni il livello qualitativo degli spettacoli e la bravura degli attori sono molto cresciuti, da quel momento abbiamo ravvisato la necessità di poter contare su una giuria formata da professionisti”. Ecco dunque che la giuria 2017 è formata da Riccardo Fassone è autore teatrale. Nell’anno 2005 fonda la compagnia teatrale “In… cosciente gente”, Silvia Perosino già parte della giuria tecnica del Premio Magnoberta edizione 2015. La sua Formazione si fonda su molteplici e svariate esperienze tra le quali il corso di formazione Teatrale del Teatro delle Dieci, direzione artistica di Massimo Scaglione. Stefano Stival diplomato alla scuola di teatro del Teatro delle Dieci con Massimo Scaglione e co-fondatore della Compagnia teatrale I Quattroquarti. Con la compagnia Teatro degli Acerbi ha portato in scena Il Mago di Oz, regia di Luciano Nattino, nel ruolo del Leone codardo. Vi è poi la giuria popolare formata da Fiorella Colognesi unico giurato castellettese, rappresenta con l’esperienza di spettatore assiduo ed attento la platea della comunità che ospita il Festival. Lalla Rubin proveniente dal mondo dell’editoria legata all’alta moda milanese con buon gusto, eleganza, equilibrio, stile e raffinatezza conferma il valido contributo dimostrato nelle passate edizioni.
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