Settantacinque anni fa, il 2 giugno 1950, l’agricoltore monferrino Evasio Ganora guarì miracolosamente durante il suo pellegrinaggio con l’Oftal a Lourdes. Affetto da linfoma di Hodgkin, era in barella, in condizioni ormai molto gravi: secondo i medici aveva ancora pochi mesi di vita. Eppure quel giorno, dopo l’immersione alle piscine nell’acqua della Grotta, riuscì ad alzarsi da solo. E dopo tre giorni era in piena forma, tanto da mettersi al servizio degli altri ammalati e dei pellegrini. La sua fu la 54° guarigione riconosciuta come miracolosa a Lourdes (complessivamente a oggi sono 72). Per ricordare quell’evento prodigioso, la famiglia Ganora ogni anno il 2 giugno promuove la fiaccolata da Casale alla Grotta ricostruita accanto alla cascina in cui abitava Evasio.
Anche quest’anno, la processione partirà da viale Marchino, all’altezza del Sacro Cuore alle 20,30. Alla fiaccolata, oltre ai molti pellegrini, ci saranno ammalati in carrozzina, spinti lungo il percorso da barellieri e dame dell’Oftal.
Per chi non se la sentisse di percorrere il tragitto a piedi, fino alle 20,30 sarà possibile salire in auto: è stato predisposto un ampio parcheggio a fianco della Grotta.
Dalle 20, alla Grotta saranno disponibili sacerdoti per il sacramento della Confessione. Contemporaneamente alla fiaccolata, dalle 20,30, alla Grotta ci sarà un momento di preghiera con canti e recita del Rosario. All’arrivo della processione inizierà la Messa presieduta dal vescovo mons. Gianni Sacchi. La cerimonia sarà animata dalla cantoria del Up Santa Gianna Beretta Molla diretta da Elisa Bianco. La Messa verrà celebrata anche in caso di maltempo (per gli ammalati la funzione sarà nella chiesa dello Spirito Santo).