CASALE – Sabato scorso, sul palco del teatro municipale di Casale, sull’eco di Bella ciao, i ragazzi del laboratorio teatrale guidati da Maria Paola Casorelli hanno riportato alla vita i partigiani, giovani come loro, che non volevano la guerra ma furono costretti a sparare contro i nazi-fascisti per non morire. È attraverso le testimonianze raccolte dal professor Manca che i giovani teatranti hanno potuto dar voce a una storia di retrovie, di profonda compassione ed empatia nei confronti dei compagni e un deciso rifiuto del Fascismo che si consumava sempre nella violenza più disumana e mai tollerante. Risuonano costantemente le parole “resistenza” e “democrazia”, parole che oggi sembrano svuotate di ogni significato, ma che forse dovremmo reinterpretare, coscienti che è stato versato molto sangue per la libertà che oggi respiriamo e che dobbiamo difenderla in ogni modo e non rimanere passivi e guardare come andrà a finire. “Noi siamo qui oggi per ricordare, per non dimenticare; è già un inizio”, è così che si è conclusa la mattinata di commemorazione dei partigiani caduti, che sono esempi di una generazione audace che ha saputo portare il cambiamento nel Paese.
Sara Novarese IIIB Classico
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