CASALE – Una nuova edizione del Mercatino dell’Antiquariato attende Casale Monferrato domenica 8 giugno. Come maggio anche questo è un mese ricco di eventi e di visitatori: con la fine delle scuole, la rassegna Casale Città Aperta e i mercatini dei negozianti nel centro città i turisti sul territorio aumentano sensibilmente. E le circa 300 bancarelle degli espositori previste al mercato Pavia e Salone Tartara sono pronte ad accoglierli con decine di migliaia di curiosità.
Giugno è un mese molto vocato per chi si occupa di libri e stampe. Nei volumi si trova veramente ogni tipo di edizione: da quelle rare per soddisfare la passione del bibliofilo o l’occasione per trovare il numero di Urania o di Tex che si cercava da tempo e che si godrà in un momento piacevole sotto l’ombrellone. Libri consumati da anni di lettura, o magari remainders ancora incellofanati e sempre più fumetti. Sono almeno una ventina gli espositori che si dedicano alle pagine scritte, basta avere la pazienza di cercare.
Altrettanto ricercate sono le stampe, almeno un paio di banchi sono specializzati in quelle pubblicitarie dagli anni 30, e offrono l possibilità di sfogliare stampe antiche, divise per soggetto e genere. Un mercato particolare a Casale è quello delle cartoline filateliche: tanti gli espositori che espongono scatole e scatole di cartoncini divisi per località e spesso anche un’ampia sezione di cartoline militari. Al di là di qualche annullo, magari raro, spesso sono l’occasione per portarsi via a poco prezzo un frammento di storia. Anche in questo caso basta solo un po’ di pazienza.
Il Mercatino sarà aperto dalle 8.30 fino alle 17 ed è accompagnato dal Farmer Market con i prodotti monferrini a KM zero. Come sempre, per chi si ferma a pranzo c’è l’offerta di un punto di ristoro interno.
L’espositore del mese
Dedichiamo l’approfondimento di questa edizione a Roberto Bosio di Torino, antiquario e restauratore dal 1989 che oggi ha scelto il Monferrato e non solo per esporre i propri antichi tesori.
Come ha cominciato a occuparsi di antiquariato?
E’ stato nel lontano 1989 ma nel 1987avevo già ottenuto attraverso un corso la licenza di antiquario. Non era proprio una professione di famiglia, mio padre era un artigiano edile, io ho lavorato un po’ con lui e poi ho preso la mia strada. Una decisione in cui è stato determinante mio zio che frequentava il Balon. Un grande appassionato di orologi da tasca. Ho seguito un po’ lui in queste uscite per mercatini e da lì mi è nata la passione che ho fatto crescere pian piano cominciando ad informarmi attraverso le riviste e libri.
Quando la prima volta a Casale Monferrato
Ci sono arrivato ai primi anni 90. All’epoca facevo tutti i mercatini del Piemonte addirittura date al mese, lavorando tutte le domeniche e nelle fiere. Per me questa è la terza piazza in ordine di importanza dopo Balon e Cherasco. In quegli anni insieme a un socio ho aperto anche un negozio a Torino in via Collegno, mentre successivamente ho affiancato alla professione anche quella di restauratore. Ma il Monferrato ha comunque segnato la mia vita: nove anni fa ho preso casa a Cioccaro di Penango, ci vivo insieme a mia moglie che è di questa frazione.
Come è cambiato il gusto del pubblico in questi anni?
Potrei dire in modo drammatico, mi trovo ad avere in magazzino della merce che ormai non rivenderò più nemmeno al prezzo con cui l’ho acquistata. Oggi non c’è più una corsa all’acquisto di moda è l’intero mercato che ha abbassato il suo valore, li stessi commercianti che vengono al mercatino per affari trattano su cifre più basse di una volta.
In cosa è specializzato?
Inizialmente ho cominciato con i mobili, anche quelli che restauravo io, poi ho preso una forte passione per il ferro battuto, ma sul banco ho un po’ di tutto: dal vetro alla ceramica, come questo piatto di Albissola di Umberto Ghersi, o la “Coppa dell’Amicizia” in legno fatta per il celebre ristorante “La contea” di Neive con dedica ad Achille Compagnoni.
Infoline
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