CASALE – Oltre 200 persone in rappresentanza di autorità civili e militari, della società civile, e numerosi studenti delle scuole cittadine, hanno preso parte questa mattina, lunedì 27 gennaio, alla cerimonia per il Giorno della Memoria, in via Alessandria, davanti alla targa posta in prossimità del cardine su cui poggiava il cancello del Ghetto.
Dopo la deposizione della corona di alloro ad opera di due studenti dell’istituto Lanza è intervenuto il presidente del consiglio comunale e del comitato unitario antifascista Gianni Filiberti, e a seguire Adriana Ottolenghi per la Comunita Ebraica di Casale Monferrato che nel suo discorso ha precisato: “Se non avessi trovato qualcuno che non si è voltato dall’altra parte e a rischio della propria vita ha salvato la mia, non saremmo qui a testimoniare quello che è successo”.
La parola è poi passata a don Francesco Mancinelli: “Si dice che historia sia magistra vitae, ma non è così, la storia purtroppo non insegna nulla. Vediamo tornare certi fantasmi del passato quando si pensa che la libertà sia prerogativa di pochi, e quei pochi la usano prevaricare”. A concludere la cerimonia il discorso del sindaco Emanuele Capra che ha ricordato come le discriminazioni verso la comunità ebraica non siano limitate al periodo del nazifascismo e della seconda guerra mondiale, ma affondino le loro radici in un passato remoto.
La cerimonia della Giornata della Memoria si è conclusa al monumento al Cimitero Urbano, con la deposizione di una corona presso il Famedio IMI in memoria degli Internati Militari Italiani di origine monferrina rimpatriati dai cimiteri militari della Germania.