Si è svolta questa mattina, lunedì 28 ottobre, a Istanbul l’udienza che il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha concesso al vescovo di Casale mons. Gianni Sacchi, accompagnato dal vicario mons. Désiré Azogou, da mons. Francesco Mancinelli e dal canonico Andrea Tancini. “Un’esperienza bellissima, in un’ atmosfera fraterna” ha commentato mons. Mancinelli. L’udienza si è svolta in un clima di amicizia. Il Vescovo ha rivolto al Patriarca un saluto nel quale ha ricordato i legami storici esistenti fra Casale e Costantinopoli risalenti alla dinastia dei Paleologi. Il Patriarca ha donato a mons. Sacchi a ricordo dell’incontro una croce pettorale e dei gemelli con il proprio stemma. Il Vescovo gli aveva fatto avere in aprile (quando era stato festeggiato il 550° anno della Diocesi) un prezioso reliquiario con una reliquia di Sant’Evasio e ora gli ha portato una confezione di Krumiri Rossi e una bottiglia di Barolo chinato dell’azienda Bava.
Questo il saluto rivolto dal Vescovo al Patriarca:
Santità, è per me personalmente, per i presbiteri che mi accompagnano e per l’intera Chiesa locale di Casale Monferrato che qui rappresentiamo, un grande onore, una grande gioia e un grande dono essere oggi nella casa di Vostra Santità presso il Trono Ecumenico centro e cuore della “Santa e grande Chiesa di Cristo, il Patriarcato Ecumenico, che presiede nell’amore la comunione delle Chiese Ortodosse locali”.
Da pochi giorni è trascorso il 33° anniversario dell’elezione di Vostra Santità a Patriarca Ecumenico avvenuta il 22 ottobre 1991; cogliamo la felice occasione di trovarci alla Sua presenza per augurarLe nella preghiera un ministero patriarcale lungo e fecondo e che “porti molto frutto” (Gv 15,5) per il bene della Chiesa e della società civile nella quale è particolarmente apprezzato il Suo infaticabile impegno per la salvaguardia del creato; tanto da meritarSi l’appellativo di “Patriarca Verde”.
Siamo, inoltre, profondamente grati e riconoscenti a Vostra Santità per avere benevolmente accolto il nostro desiderio di poter avere un Suo messaggio patriarcale da proclamare nella solenne liturgia eucaristica pontificale, lo scorso 18 aprile 2024 nella Cattedrale di Sant’Evasio in Casale Monferrato, giorno del 550° anniversario dell’erezione canonica della nostra amata Diocesi avvenuta con la Bolla Pontificia “Pro excellenti preminentia” di Papa Sisto IV, di venerata memoria, nell’anno 1474.
È, ancora, motivo di gioiosa riconoscenza a Vostra Santità l’aver voluto essere personalmente rappresentato alla nostra celebrazione giubilare da una Delegazione Patriarcale composta da Sua Eminenza il Metropolita d’Italia Polykarpos e da Sua Eccellenza il Vescovo Atenagora di Terme.
Al termine della solenne liturgia pontificale abbiamo voluto farLe giungere in segno di comunione fraterna e grande stima nei confronti di Vostra Santità, tramite il metropolita d’Italia, una Sacra reliquia del nostro Patrono, il Vescovo e Martire Sant’Evasio che, nel IV secolo, evangelizzò la popolazione del territorio sul quale si trova oggi la Diocesi di Casale Monferrato.
Gli antichi legami instaurati tra la grande città imperiale di Costantinopoli e il Marchesato di Monferrato attraverso la presa di possesso del trono marchionale di Teodoro I Paleologo, figlio dell’imperatore Andronico II e della basilissa Violante-Irene, ultima discendente della dinastia degli Aleramo, marchesi di Monferrato, avvenuta nel 1306, hanno profondamente segnato, in quei tempi lontani, le vicende storico-politiche dell’antico Stato di Monferrato.
Come scrive Vostra Santità nel Suo messaggio: “Oggi, in tempi molto diversi abbiamo la gioia di ricordare questi avvenimenti e ricavarne una importante lezione spirituale di incontro tra le nostre Chiese, che offre l’opportunità di nuove e proficue relazioni tra la Vostra Chiesa locale e il Nostro Patriarcato Ecumenico”.
Opportunità che oggi si realizza nell’incontro, che avviene per la prima volta, tra Vostra Santità il Patriarca Ecumenico e il Vescovo della Chiesa locale di Casale Monferrato, incontro per il quale vogliamo rendere grazie al Signore il Salvatore nostro Gesù Cristo.
La Beata Vergine Maria, Madre di Dio, accompagni e benedica il nostro stare insieme nel nome del Signore Gesù suo diletto figlio.
Desidero, anche, auspicare nella preghiera che, la prossima ricorrenza dei 1700 anni del primo Concilio Ecumenico, celebrato a Nicea nel 325, che Vostra Santità festeggerà insieme al Vescovo della antica Roma Papa Francesco, sia un ulteriore passo in avanti nel cammino, certamente non privo di ostacoli, sulla via della piena comunione tra le Chiese dell’Oriente ortodosso e dell’Occidente latino.
Mi sia permesso, infine, dire una parola di ringraziamento a Sua Eminenza il Metropolita d’Italia Polykarpos, non solo perché ha rappresentato insieme a Sua Eccellenza il Vescovo Atenagora di Terme Vostra Santità alla nostra celebrazione giubilare, ma soprattutto perché, attraverso il suo ministero di Arcivescovo Metropolita della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia, la sua grande umanità e simpatia fa sentire nell’amata nazione italiana la preziosa presenza del Patriarcato Ecumenico.
Diciamo con il salmo 132: “Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme”.
Grazie Santità, ci benedica con benedizione apostolica e patriarcale.