CASALE – Martedì sera al Salone Tartara l’Amministrazione comunale ha svolto una documentata informazione circa la presenza e l’accoglienza nella nostra città e nel territorio di rifugiati, profughi e migranti. Il Sindaco Titti Palazzetti ha spiegato che i flussi di accoglienza sono determinati e finanziati dal Ministero dell’Interno, secondo le dimensioni dei comuni e le loro possibilità ricettive. A Casale l’accoglienza continua dagli anni della scorsa Amministrazione e i numeri sono molto limitati.
Chi è accolto temporaneamente è sostenuto per sei mesi e deve imparare la lingua e non può svolgere attività lavorativa fino al riconoscimento di profugo, comunque per sei mesi, ma può esercitare attività di volontariato, che a Casale è possibile con la partecipazione di Enti assistenziali e benefici come l’Anffas e la San Vincenzo. Analogamente avviene per i migranti.
Il Sindaco ha completato l’esposizione dicendo tutto lo sforzo dell’Amministrazione a sostegno dell’occupazione e dei poveri locali e le risorse impiegate, e che quanto viene fatto per gli stranieri è compiuto certamente per dovere, ma anche per una precisa volontà culturale e cristiana in cui è profondamente determinata. Funzionari del Comune e della Prefettura hanno spiegato il sostegno che viene dato a rifugiati e migranti in ottemperanza alla nostra Costituzione, alle leggi europee e ai diritti universali riconosciuti dall’ONU.
Particolarmente efficace l’intervento conclusivo di don Marco Calvo, direttore della Caritas diocesana, che ha esposto l’assistenza svolta a nome di tutta la Chiesa ai bisognosi sia italiani che stranieri, perché in Cristo siamo tutti fratelli. Ha evidenziato che lo scorso anno ci sono stati oltre 50 milioni di profughi nel mondo, per guerre e terrorismo; una piccola parte chiede asilo anche all’Europa, che nell’Italia ha la porta di ingresso dal Nord Africa.
Don Marco ha fatto riferimento al suo legame con i poveri dell’America Latina e ha ricordato che la povertà è un dato mondiale che tocca due miliardi di persone, più di un terzo del pianeta. Come ripete Papa Francesco, dobbiamo reagire alla globalizzazione dell’indifferenza e all’egoismo del benessere per essere capaci di accoglienza e condivisione.
Alla serata erano presenti tutti quanti lavorano nel volontariato, l’on. Cristina Bargero e alcuni consiglieri comunali del PD, ma non quei consiglieri comunali che protestano erroneamente contro quelli “che vengono a togliere il lavoro a noi”.
paolo busto