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Dal “Mummy Project” di Casale Monferrato all’«Archeologia Invisibile» di Torino

Redazione di Redazione
13 Marzo 2019
in Cittadina, Cronaca Monferrina, Giovani@scuola
Da sinistra Vittoria Oglietti, Christian Greco (direttore del Museo Egizio) e Sabina Malgora

Da sinistra Vittoria Oglietti, Christian Greco (direttore del Museo Egizio) e Sabina Malgora

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Da sinistra Vittoria Oglietti, Christian Greco (direttore del Museo Egizio) e Sabina Malgora
Da sinistra Vittoria Oglietti, Christian Greco (direttore del Museo Egizio) e Sabina Malgora

Martedì scorso alla conferenza stampa della mostra “Archeologia Invisibile” al Museo Egizio di Torino con la Presidente Evelina Christillin ed il Direttore Christian Greco hanno partecipato Sabina Malgora quale Direttore del Mummy Project e Vittoria Oglietti di Smov eventi responsabile comunicazioni Mummy Project, quali inviate de “La Vita Casalese”. La mostra è aperta al pubblico dal 13 marzo 2019 al 6 gennaio 2020, curata da Enrico Ferraris, egittologo del museo. Il progetto muove dall’intento di esplorare l’affascinante dimensione di quell’attività d’investigazione che le moderne apparecchiature, applicate alle modalità d’indagine e ricerca dell’egittologia, consentono di compiere nello studio di un reperto archeologico: grazie alla crescente interazione con la chimica, la fisica o la radiologia, il patrimonio materiale della collezione di Torino rivela di sé elementi e notizie altrimenti inaccessibili, che permettono di tratteggiarne volti ancora ignoti.
La mostra è formata da tre sezioni, dedicate alla fase di scavo, alle analisi diagnostiche, a restauro e conservazione, a loro volta suddivise in dieci sottosezioni tematiche, proponendo dimostrazioni concrete delle differenti aree di applicazione di questo connubio fra l’egittologia e le nuove tecnologie, a cui peraltro l’allestimento stesso ricorre, caratterizzandosi con installazioni multimediali e spazi d’interazione digitale per un’esperienza di visita immersiva.
Un esempio di come i metodi espositivi sono reinterpretati e implementati dal contributo tecnologico è l’epilogo della mostra con un’installazione in video mapping e la proiezione su un modello 3D in scala 1:1 del sarcofago dello scriba reale Butehamon.
Questa sezione conclusiva della mostra consegna al visitatore la riflessione sul patrimonio intangibile di informazioni che la scienza sta, in un certo senso, emancipando dal reperto.
In questo moderno panorama, la città di Casale Monferrato accoglie dal 2008 il Mummy Project, che si è distinto con progetti di ricerca ed espositivi che hanno messo in risalto come la moderna ricerca multidisciplinare sia oggi indispensabile per studiare il passato e comunicarlo alle nuove generazioni. L’ultimo esempio è la nuova sezione con la collezione di mummie egizie del Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia, inaugurata lo scorso dicembre con notevole successo di pubblico.

Nella foto le casalesi Vittoria Oglietti e Sabina Malgora, inviate al Museo Egizio di Torino per il settimanale La Vita Casalese, con il direttore del Museo Egizio Christian Greco.

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