CASALE (am) – Il Duomo di Casale è ammalato e provvedere alle sue prime, immediate, cure costerà 233 mila euro, con lavori che saranno suddivisi in tre tranches (facciata, campanile sinistro e campanile destro) e che dureranno circa un anno. Dopo il distacco della decorazione scultorea avvenuta all’inizio del mese di febbraio, la situazione definita “molto critica” dall’architetto Raffaella Rolfo, direttore dell’Ufficio Beni Culturali e per l’Edilizia di culto della Diocesi di Casale, è stata illustrata nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa, presieduta dal Vescovo Gianni Sacchi, che si è tenuta venerdì mattina nella Sala Cavalla della Curia. “Tra i templi della Diocesi, il posto più importante spetta dalla chiesa Cattedrale, che è segno di unità della Chiesa particolare. – ha detto in apertura Mons. Sacchi, citando due brevi passaggi di documenti ecclesiali – Così la nostra millenaria cattedrale è il monumento più importante della città e una delle cattedrali romaniche più significative del panorama italiano. Faccio appello a tutti gli enti e alle fondazioni affinché ci aiutino a restaurare questo insigne monumento”. La restauratrice Maria Grazia Ferrari (la cui ditta aveva già realizzato l’intervento di restauro su porzione della facciata conclusosi il novembre scorso) ha spiegato nel dettaglio in cosa consistono i problemi della facciata e quali tipi di interventi saranno necessari. Il degrado è dovuto a cause naturali: il fattore ambientale e le variazioni climatiche e la composizione del materiale (arenaria) che per sua natura è molto tenero e friabile.
Servizio completo sul numero de La Vita Casalese di giovedì 14 marzo.