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Minoranza: «Non era stato detto “Mai più cave a Frassineto?”»

Redazione Web di Redazione Web
19 Giugno 2018
in Cronaca Monferrina, Lettere al Direttore, Prima Pagina
Minoranza: «Non era stato detto “Mai più cave a Frassineto?”»
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A Frassineto Po si freme nell’attesa di sapere se verrà autorizzata l’istanza, presentata dalla ditta Allara, per la realizzazione di una cava estrattiva di sabbia e ghiaia in località San Rocco, nell’immediata prossimità dell’ingresso del paese provenendo dalla provinciale Casale-Valenza e da quel di Borgo San Martino. Il 4 maggio u.s. si teneva in Provincia apposita Conferenza di Servizi nel corso della quale il Responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Unione dei Comuni di cui fa parte Frassineto, il geometra Giuseppe Lituri, forniva parere assolutamente negativo rispetto al progetto della cava, per via dell’inadeguatezza della sua ubicazione sia sotto il profilo paesaggistico che sotto quello urbanistico, per la grave alterazione che produrrebbe alla morfologia dell’abitato (siamo a soli 150 metri dal cartello del centro abitato e a 300 metri dalla chiesetta di San Rocco) e per il forte impatto che avrebbe sulla viabilità, nonché per il rischio di compromissione delle falde acquifere e per via delle negative esperienze pregresse di recupero ambientale delle attività estrattive. Il Sindaco di Frassineto Po, Gianmarco Argentero, come da verbale, altro non faceva che confermare le osservazioni e le valutazioni del geometra Lituri, quando avrebbe dovuto, secondo il ruolo politico che gli spetta, esprimere argomentazioni a piena tutela della popolazione e del territorio di Frassineto Po. Gli altri enti partecipanti alla conferenza di servizi esprimevano sul progetto, ciascuno per la propria competenza, il loro nulla-osta di natura meramente tecnica. Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, il 7 maggio u.s., il gruppo di minoranza “Prima di tutto Frassineto”, nelle persone dei consiglieri comunali Andrea Serrao, Giovanni Garrone e Pierluca Sella, richiedeva ufficialmente al Sindaco di Frassineto Po di convocare urgentemente un’apposita riunione del Consiglio Comunale, aperto agli interventi della cittadinanza, per discutere in merito a siffatto progetto di realizzare una cava estrattiva in località San Rocco, e valutare come meglio e più opportunamente opporvisi come Amministrazione Comunale. Non avendo ricevuto alcuna risposta da parte del Sindaco a distanza di un mese, il gruppo di opposizione il 7 giugno scorso ribadiva attraverso una nota scritta la richiesta di convocazione di un apposito Consiglio Comunale sull’argomento della cava. Il 12 giugno, dalla lettura del verbale della conferenza di servizi siamo venuti a sapere che il Sindaco si è limitato a confermare in conferenza il parere del geometra Lituri. senza nulla aggiungervi e senza manifestare alcuno stupore per i pareri tecnici positivi espressi dalla regione e dalla provincia e, incomprensibilmente, persino dal Parco del Po e dagli altri enti di tutela ambientale partecipanti alla conferenza. Nel ringraziare il geometra Lituri per la lodevole professionalità e per l’attenzione al territorio dimostrate, osserviamo, invece, che per un’Amministrazione Comunale che solo un anno fa, in occasione delle elezioni comunali, aveva pensato bene di far affiggere nel paese dei manifesti nei quali prometteva ‘MAI PIU’ CAVE A FRASSINETO’, limitarsi a confermare il parere del proprio tecnico e null’altro fare ci pare un atteggiamento troppo lassista, del tutto incomprensibile e inaccettabile. Frassineto Po è un Paese che meriterebbe da tempo la bandiera arancione per la sua indubbia vocazione turistica e attrattiva, date le rilevanze monumentali e museali di cui è dotato, la bellezza del suo centro storico e quella naturalistica del suo paesaggio, l’operatività delle sue tante associazioni e data anche la presenza di un parco giochi in forte crescita di visitatori da tutto il Piemonte, Liguria e Lombardia. Ritrovarsi una cava di sabbia e ghiaia praticamente all’ingresso principale del paese, lungo la stessa strada provinciale che si addentra nell’abitato, e quindi immediatamente visibile da ogni visitatore (come il classico pugno nell’occhio), non è assolutamente ciò di cui questo paese aveva ed ha bisogno. Il nostro territorio ha già ampiamente dato in passato a favore di simili iniziative, sempre opportunamente ubicate però in zone periferiche, marginali, mai così in prossimità del concentrico urbano e di un ingresso del paese. Di certo, l’improvvida scelta di questa ubicazione della cava, se approvata, pregiudicherebbe la valorizzazione urbanistica di Frassineto e le sue legittime ambizioni di sviluppo. Inoltre, forte è la preoccupazione della popolazione riguardo alle modalità di riempimento dei terreni oggetto di scavo e per il rischio di una compromissione delle falde acquifere, oltre che per il timore di un incremento del traffico di mezzi pesanti nel centro abitato e connesso aumento del rischio di incidenti e di danni alle abitazioni e alla via pubblica. Il Sindaco a tutt’oggi si limita a dire che non spetta a lui decidere e che il Comune è solamente una delle parti interessate e pertanto non sussisterebbe motivazione, a suo dire, per convocare un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza. Facciamo rilevare al signor Sindaco che proprio perché il Comune è una delle parti interessate – quella principalmente e maggiormente interessata, ci teniamo a precisare – ecco che è necessario che il Comune si confronti con la comunità che rappresenta e dei cui interessi ed esigenze si tratta. E se è vero che non compete più al Comune rilasciare l’autorizzazione alle cave, è pur sempre vero che in capo al Sindaco è rimasto tuttora il ruolo politico di garante degli interessi, dei bisogni e delle necessità della popolazione e del territorio di Frassineto, i quali non possono e non debbono essere difesi soltanto dal lavoro, per quanto encomiabile, del responsabile tecnico unionale geometra Lituri. Ci aspettiamo e pretendiamo che il signor Sindaco, prima che sia troppo tardi, si decida ad attivarsi sul piano politico per far valere con forza la contrarietà della comunità intera rispetto a questo progetto che mira a soddisfare un mero interesse privato a totale discapito di quello pubblico, e adotti le conseguenti e più opportune azioni che detto ruolo politico gli consente. Un atteggiamento rassegnato da parte dell’amministrazione comunale non agevolerà di sicuro la migliore decisione sul progetto da parte dell’ufficio tecnico provinciale preposto, che di per sé, per quelle che sono le sue competenze, non è deputato a fare valutazioni diverse e ulteriori oltre a quelle di natura meramente tecnica. Queste valutazioni diverse e ulteriori deve farle, e deve rimarcarle con la necessaria forza e capacità di persuasione, l’Amministrazione Comunale. In caso di persistente silenzio e inattività di quest’ultima, sarà questa opposizione che dovrà necessariamente farsi carico di valutare le più opportune azioni a tutela del territorio e degli interessi della comunità di Frassineto Po.

 

Gruppo di minoranza

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