MORANO PO – In paese il parco comunale è diventato un fiore all’occhiello, con una superficie di circa 4400mq che negli ultimi due anni è oggetto di progettazioni e programmazioni dell’amministrazione Ferrari: dall’acquisto e inserimento degli attrezzi per il fitness, alle accurate pulizie dei giochi già esistenti, agli investimenti sia per posizionarne di nuovi sia per aggiungere alcuni ulteriori elementi di arredo urbano (il tutto scelto ovviamente fra prodotti marchiati PSV-plastica seconda vita). Il laghetto delle ninfee, il piccolo gioiellino situato nel parco, aveva bisogno di un importante intervento: il cedimento del muretto di contenimento, il telo di fondo non più totalmente stagno, la cascata spenta, le piante che ormai avevano preso il totale sopravvento sull’acqua, una sorta di disordine che seppur bello risultava non più governabile.
Ecco allora nascere un progetto nel progetto: le piante acquatiche e il laghetto non dovrebbero servire solo ad appagare l’occhio ma ancor prima interagire con l’ambiente, diventando parte stessa dei cicli vitali stagionali e dell’habitat che un parco può accogliere. Allora perché non approfittarne e sfruttare l’occasione dei lavori per recuperare il pieno potenziale del laghetto e renderlo “Bee friendly”? Perché allora non allargare il progetto anche alle aree verdi adiacenti lo specchio d’acqua?
“Libellule, farfalle, api ed altri insetti impollinatori fanno sempre più fatica a sopravvivere all’ambiente e alle sue attuali condizioni, ma a volte basta davvero poco per aiutarli, ad esempio creando delle vere e proprie oasi che le accolgano e le richiamino, con colori vivi, fiori semplici, meglio se in aiuole della stessa specie vegetale perché riescano ad individuarle anche da lunghe distanze, meglio ancora se con fioriture scaglionate durante l’anno – spiegano dal Comune -. È nata a questo scopo l’aiuola in terreno vegetale, una vera e propria collina dietro al laghetto, e per lo stesso scopo sono state inseriti determinati fiori ed essenze arbustive: dal cotone aster all’echinacea, dall’agnux castus (o falso pepe) al phormium e alla bergenia. Per lo stesso motivo al termine dell’area fitness è iniziato il posizionamento di cespugli di lavanda, di elicriso sull’altro lato e prossimamente verranno inserite nuove aiuole lungo tutto il confine con i giardini privati che si affacciano sul parco; per lo stesso motivo non troverete solo ninfee ma anche esemplari di pontederia cordata, thypa gracilis e di hydrocotyle (soldinella acquatica), ottimi anche come fitodepuranti, e chissà, un domani, potrebbero fiorire anche gli iris. E infine, dato che l’occhio comunque vuole la sua parte, nel laghetto trovano spazio, oltre alle piccole rane che liberamente vengono a trovarci e a tenerci compagnia quotidianamente, un importante numero di gambusie (efficaci nella lotta integrata alle zanzare) e alcuni esemplari di carpa Koi. Il laghetto è stato inoltre messo in sicurezza con palinatura e doppia corda di delimitazione perché, anche se non sembra, al centro raggiunge una discreta profondità)”.
Commenta il vicesindaco: “La professionalità e la passione delle due aziende che hanno eseguito i lavori” (Azienda Agricola Riccò e Azienda Agricola Il Giardiniere, entrambe del modenese) mi hanno accompagnata lungo tutta la progettazione, stuzzicando la mia curiosità e coinvolgendomi personalmente; il progetto nasce per promuovere l’attenzione dei cittadini sui temi della sostenibilità ambientale e favorire il riequilibrio tra l’ambiente in cui viviamo e le risorse della natura. Un progetto forse ambizioso, che sicuramente contrasta con i numerosi abbandoni di rifiuti in campagna, con gli errati conferimenti urbani e con percentuali di raccolta differenziata che sicuramente devono migliorare, ma come si dice… guardare avanti senza paura verso il futuro e aver fiducia nelle nuove generazioni”.
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