CASALE – La notizia ufficiale è arrivata all’ultimo secondo, ed è la peggiore: rientrano in classe i ragazzi della secondaria di primo grado (che sono rimasti a casa anche quando il Piemonte poteva farli rientrare, in quanto zona arancione) ma non rientrano quelli delle superiori, fino al 18 gennaio (i ragazzi delle superiori sono in DAD da quasi un anno!).
A fronte di questa risoluzione, i cittadini e le associazioni che avevano dato vita al presidio del 3 dicembre scorso (#latuavoceperlascuola), stanno preparando una nuova iniziativa, per esprimere non solo dissenso ma anche sconforto, per vedere ancora una volta penalizzata l’attività scolastica, bene e servizio pubblico essenziale.
Queste sono alcune delle considerazioni pervenute dagli organizzatori:
“Con questo provvedimento si autodenuncia nuovamente la miopia delle istituzioni rispetto al valore che la scuola ricopre per l’intera comunità, presente e futura.
La sola perdita in termini di apprendimento e di crescita è riassunta in questi dati: nell’anno scolastico 2019-2020 gli studenti hanno perso circa 75 giorni di scuola: 400 ore di lezione sostituite dalla DAD. Uno studente delle scuole medie ha perso in media 150 ore di italiano, storia e geografia, 100 ore di matematica, 50 ore di inglese, 30 di educazione fisica, che rimarranno facilmente non recuperate e le cui conseguenze negative dureranno per anni.
Ma l’elenco dei danni non finisce qui: secondo un recente report del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, la chiusura delle scuole e la DAD provocano diminuzione della qualità e quantità dell’apprendimento, riduzione della concentrazione a causa di stress e ansia, meno motivazione per il minor contatto con i compagni e aumento delle disuguaglianze.
Secondo un’indagine IPSOS per Save the Children, 34.000 studenti tra 14 e 18 anni rischiano di abbandonare la scuola; quasi 1 su 2 è convinto di aver “sprecato” un anno, e 1 su 3 si sente più impreparato (fonte La Repubblica 6/01/2021).
Il provvedimento inoltre cade a ridosso di un rapporto dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), che valuta del 2% l’incidenza dei focolai che si verificano a scuola sul totale nazionale.
Appoggiando le iniziative del comitato nazionale Priorità alla scuola che organizza manifestazioni in tutta Italia, anche a Casale i genitori, gli studenti, gli insegnanti si ritroveranno a protestare sabato 9 gennaio, a partire dalle 16 in piazza Mazzini. Le persone che vogliono partecipare possono informarsi sul profilo Instagram #latuavoceperlascuola, al numero 320.432.3739 o alla mail mammeincerchio@gmail.com
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