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Ragazzi nello spettro dell’autismo alla scoperta del Parco del Po 

Prosegue il progetto “bluMun. In cammino verso la Vita Indipendente”

Redazione di Redazione
12 Aprile 2024
in Casale, Cittadina, Cronaca, Cronaca Monferrina, Prima Pagina
Ragazzi nello spettro dell’autismo alla scoperta del Parco del Po 
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CASALE –
 Prosegue l’avventura delle camminate per un gruppo di ragazzi nello spettro dell’autismo. Domenica 27 marzo il gruppo di giovani Pietro, Thomas, Cristian B., Marco, Cristian P., Jacopo e l’educatrice Giovanna Pagnoncelli, il prof. Emanuele Di Maio, Cathy e Pier dell’Associazione Il Picchio hanno esplorato il Parco del Po Piemontese tra San Silvestro e Fontanetto Po accompagnati da Antonella Lusso, Walking Leader di AslTo4 e dai volontari della CRI.

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Il gruppo ha percorso un anello partendo dalla frazione di San Silvestro attraversando le località di Monticelli verso Fontanetto Po con Antonella a dare il passo.  Affascinante la visita al Mulino ad acqua funzionante dell’Antica riseria Mulino San Giovanni, dove grazie alla turbina alimentata dalla roggia Camera è stato possibile ammirarne il funzionamento. Tra cinghie, alberi motore, foto d’epoca e opere d’arte, Mauro Gardano ha raccontato e mostrato la vita agricola in risaia di oggi e di ieri. La visita si è conclusa con il pranzo nel cortile soleggiato e la ripartenza verso la frazione di Santa Maria con una tappa nell’area dove si trovava in passato l’attracco che portava, grazie alla corrente e ad una corda, il traghetto sull’altra riva. Proseguendo su argine e strade di campagna il gruppo è rientrato stanco e accaldato a San Silvestro.

Domenica 7 aprile il gruppo di nuovo accompagnato da Antonella ha invece esplorato la frazione di San Genuario e la palude vicina che ospita una ricca fauna. Rita ha accompagnato il gruppo nella visita della chiesa di San Genuario facendo una vera e propria lezione di storia sul passato dell’antica Abbazia benedettina che sorgeva proprio in quel punto, sull’antico cimitero, le lotte e i cambiamenti che hanno vissuto il territorio che un tempo era parte dell’Abbazia e i suoi abitanti nobili e popolani. Grazie ai libri gentilmente donati al gruppo ci sarà occasione di fare un ripasso sulla storia.

Passando nelle vicinanze del Castello e sognando la vita di ieri e di oggi da castellani, il gruppo ha intrapreso il percorso verso il Centro studi della palude di San Genuario, dove lo aspettavano i Guardiaparco Carla Cerrato e Matteo Paveto che dopo il pranzo hanno raccontato con chiarezza e ricchezza di dettagli la flora e la fauna del territorio autoctona e alloctona, con riflessioni sul difficile lavoro per mantenere un equilibrio tra antichi e nuovi abitanti del luogo.

La camminata è stata accompagnata per tutto il tragitto dalla frescura dell’acqua che saliva da rogge e fossati e scandita da incontri emozionanti con rane verdi, tartarughe, aironi, ibis sacri, valve di molluschi e dalla consapevolezza di essere immersi in un territorio ricco di animali nascosti tra la terra, l’acqua e l’erba alta, come la grande garzaia di aironi rossi nelle vicinanze, solo immaginata grazie ai racconti dei Guardiaparco per non disturbare la delicata fase della nidificazione.

Dopo il ritorno a San Genuario e una sessione di stretching per chi ancora aveva le forze per un ultimo impegno, il gruppo si è salutato dandosi appuntamento a domenica 21 aprile per ritrovarsi nella zona di Pecetto di Valenza alla ricerca delle orchidee selvatiche.

 

 

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Tags: autismobluMuncammino
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