CAMAGNA – Da noi lo chiamiamo comunemente “bancomat”, dal nome del primo grande circuito che utilizza gli Atm (Automated teller machine, che sta per sportello o cassa automatica), ma quando è stato installato il primo? Siamo a Londra ed è il 27 giugno 1967, nella zona di Enfield Town. Sembra passato un secolo, e invece… A inventarlo fu John Shepherd-Barron per la Barclays Bank. L’uomo raccontò di aver avuto l’idea in… bagno! dopo aver trovato chiusa la propria banca. Da lì l’idea fulminante: perché non inventare una macchina per dispensare denaro h24, come avveniva nei bar con le macchinette che distribuivano la cioccolata? La prima a dotarsi di un ATM in Italia fu la Cassa di Risparmio di Ferrara e da allora molta strada è stata fatta! A Camagna il primo ATM arrivò grazie alla Banca Popolare di Novara solo nella seconda metà degli anni ’90. E volendo indagare quando ebbe inizio la banca a Camagna, si è scoperto che essa arrivò nel 1895 perché così vollero 32 camagnesi che, sotto la spinta del parroco dell’epoca, la fondarono! Per la serie, chi fa da sé… Con un moto d’orgoglio simile, sia pure in tutt’altra situazione, appresa dai giornali la notizia della chiusura della filiale tra la fine del 2017 e i primi del 2018, il Consiglio comunale fece la propria parte, assumendo una delibera di contrarietà per la scelta operata dalla storica banca del territorio, andando immediatamente a perorare un interessamento da parte dell’unica altra realtà presente in paese: Poste Italiane.
Proprio in concomitanza Poste Italiane aveva predisposto il piano strategico Deliver 2018-2022, in cui l’AD Matteo Del Fante ha avviato una piccola rivoluzione: zero chiusure degli uffici nei piccoli centri e un rinnovato attivismo proprio per andare incontro alle esigenze delle aree più interne del paese, tra cui l’impegno a dotare queste zone di ATM per il prelievo del contante e non solo. Grazie alla mediazione di Marco Bussone, presidente nazionale di UNCEM, su iniziativa dell’allora consigliere Luca Beccaria(attuale Vicesindaco) siamo arrivati a oggi, 5 febbraio, a inaugurare quello che è il secondo (e attualmente unico) ATM nella storia di Camagna e che, confidiamo, sia destinato a durare ancora a lungo; hanno preso parte a questo importante momento oltreché Marco Bussone, anche la Direttrice di Filiale di Alessandria 1, Chiara Franco, a cui vanno i ringraziamenti di tutta la comunità di Camagna Monferrato per il supporto e l’impegno profusi. E quando è arrivato in paese l’ufficio postale? Tutto inizia con le Regie Poste nel 1862, istituzione in cui confluiscono le amministrazioni postali degli Stati preunitari. Dal primo gennaio del 1876 tutti gli italiani possono mettere al sicuro e far fruttare le proprie economie con i Libretti di Risparmio Postale, promossi con manifesti, avvisi e migliaia di opuscoli per illustrarne caratteristiche e vantaggi. Dai giornali dell’epoca, si è trovata un’indicazione di 16 libretti attivati presso l’ufficio postale di Camagna, al data del luglio 1880, che potrebbero indicare un’apertura di poco precedente. Aggiunge Beccaria, “140 anni dopo, Poste è ancora presente e ha deciso di rafforzare la propria presenza al servizio dello sviluppo economico del nostro Comune, aggiungendo questo prezioso e fondamentale servizio a beneficio di tutta la collettività, senza dimenticare quelle delle frazioni vicine (ad esempio Roncaglia, con cui diversi condividono già il medico di base) e dei comuni che sono sprovvisti di tale servizio“.