CASALE – Un’altra vittima della fibra killer dell’amianto. Martedì pomeriggio nella chiesa di Porta Milano sono stati celebrati i funerali di Luciano Bellan, 60 anni, barelliere dell’Oftal, dallo scorso anno in pensione dopo essere stato per decenni dipendente dell’Ente Nazionale Carta Cellulosa, alla Pioppicoltura, sulla strada che porta a Frassineto, ammalato da un paio di anni. Nove anni fa aveva perso il figlio Stefano, stroncato a soli 19 anni da un male incurabile. “Con fede è tornato a Lourdes dopo aver accompagnato il figlio in quell’ultimo drammatico e speciale viaggio – lo ricorda il presidente dell’Oftal Alberto Busto – è tornato altre tre volte, a mettersi al servizio degli altri, come avrebbe voluto fare Stefano, a pregare e aiutare gli altri come ogni barelliere dell’Oftal, a pregare e sperare per la sua guarigione, come ogni persona colpita da una grave malattia”. Nel ricordo del figlio nel maggio del 2009 era stato promotore della “Partita del cuore” al Natal Palli fra la Nazionale Cantanti e le Vecchie Glorie del Casale, scendendo anche in campo, il tutto per raccogliere fondi per il Pulmino Amico e per il reparto di Oncologia del Santo Spirito. Sportivo, con un trascorso in gioventù nelle squadre di calcio della zona fra cui il Casale Calcio, ha dedicato la vita ai giovani e ad aiutarli insegnandogli a giocare a calcio. Aveva esordito con la maglia del Casale nel 70/71, con sette presenze, poi era stato fra gli artefici della promozione della Junior di Cerutti in serie D. Era stato poi allenatore di Casale, Junior, Popolo, San Carlo e nell’ultima stagione della Junior Pontestura. “Una brava persona, ci mancherà la sua bontà – lo ricorda con affetto il direttore sportivo della Junior Pontestura Vittorio Turino – il mio augurio è che esisat un campo di calcio dove possa continuare ad esprimere la sua voglia di sport, di insegnare ai giovani e di divertirsi con loro”. Lascia la moglie Rossana e il figlio Damiano, il fratello Sergio e le sorelle Elide ed Elvira.
Roberto Saracco